schile superiore, e il modello dello scambio stesso. La
logica dello scambio si auto-conferma, e la logica del da-
re doni conferma “l’altro”
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.
Il denaro prende il posto del proprietario come
esemplare privilegiato del valore, al quale è legata la
proprietà. E si ripete la stessa cosa quando un altro ven-
ditore precedente compra. Lo schema uno-molti è in-
carnato prima nel possesso, poi ripetutamente nella rela-
zione uno-molti del denaro (v. Fig. 19).
Anche se lo scambio per denaro è un processo comu-
ne, in realtà è molto più strano di quanto pensiamo. Dob-
biamo osservarlo attentamente, al rallentatore, per indivi-
duare le sue affinità con il linguaggio, con il processo del
concetto e con la mascolazione. Una somma di denaro è
infatti il valore di un prodotto specifico sul piano inter-
personale – “per gli altri e quindi anche per me” – social-
mente. Il denaro fa economicamente la stessa cosa che fa
la parola sul piano del linguaggio. I prodotti non possono
arrivare ai bisogni, tranne che attraverso lo scambio. Visto
che i prodotti non possono essere dati nella co-muni-ca-
zione, “se ne parla” con il denaro. Come la parola, il de-
naro fa da mediatore tra le persone riguardo qualcosa, e
questa mediazione trasforma la loro relazione da un tipo
di attitudine generale “tutto è possibile” a un’altra per cui
IL MERCATO E IL GENERE
Figura. 19. Il proprietario del denaro è un “uno” umano con il quale
la proprietà è in relazione come “molti”. Il denaro, l’“uno” esempla-
re del valore, è un’unità della proprietà, ma è in relazione, come
equivalente, ai molti prodotti in scambio.
Proprietà
Denaro
Prodotti
in scambio
Proprietario
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